Le panoramiche di questo filmato sono state riprese dalla scalinata che da Taormina, situata a 200 metri sul livello del mare, porta al meraviglioso golfo dove si trova l'Isola Bella, collegata alla spiaggia da un sottile lembo di terra.
Taormina dista solo tre chilometri da Giardini Naxos. Per arrivarci la via più semplice, pratica ed economica è l'autobus perché non avrete il problema del parcheggio che è abbastanza caro (5 euro / ora). Basta semplicemente aspettare l'autobus destinazione Taormina: c'è il bus navetta di colore giallo arancione (che in questa stagione passa ogni ora e mezza e costa 50 centesimi) che parte da Naxos e si ferma anche davanti alla stazione ferroviaria. Poi c'è l'Interbus di colore blu (costa circa 2 euro) che porta fino al terminal di Taormina. C'è anche una cabinovia, ma non la vidi in funzione, ma sicuramente in estate farà un ottimo collegamento con Taormina.
Giardini Naxos: il nome della cittadina deriva dal siciliano Giardini, che significa agrumeti e "Naxos" deriva invece dal nome della prima colonia greca in Sicilia sul cui territorio sorse l'odierno centro.
Naxos fu fondata dai Calcidesi nel 735 a.C. presso la baia di Schisò ed ebbe una preminenza religiosa sulle altre colonie dell'isola perché li sorgeva l'ara di Apollo Archegetes, dio protettore della colonizzazione greca in Sicilia.
Per ultimo vedrete le riprese che feci alla stazione di Taormina-Giardini, durante l'attesa del treno che mi avrebbe portato a Siracusa. La stazione è un pregevole fabbricato, in stile liberty, con un corpo centrale elevato a due piani, affiancato da due corpi laterali allungati. Le sale interne sono arredate con mobili in legno scuro in stile Ottocentesco e le pareti e i soffitti sono decorati con affreschi e decorazioni a rilievo. La stazione, già di per se meritevole di una visita, è ben inquadrata nel paesaggio circostante posta com'è ai piedi della rocca di Taormina su un terrapieno affacciato sulla stupenda baia di Naxos.
Naxos fu fondata dai Calcidesi nel 735 a.C. presso la baia di Schisò ed ebbe una preminenza religiosa sulle altre colonie dell'isola perché li sorgeva l'ara di Apollo Archegetes, dio protettore della colonizzazione greca in Sicilia.