martedì 26 ottobre 2021

Com'era bella lei, com'era giovane

 


Mi sovviene il ricordo di questa storia da me scritta in marzo del 2004, non avevo il blog allora, quindi per anni è rimasta tra le pagine del mio diario di ricordi.
Si tratta di un fatto realmente accaduto ad un mio assistito che da tanti anni non c'è più.
La storia d'amore di Giorgio e Mariuccia, una bella e giovanile signora che ogni pomeriggio, tempo permettendo, s'incontrava con le sue amiche in una famosa gelateria del Viale XX Settembre.
Giorgio, vedovo da poco, amava passeggiare in quel Viale, dove aveva la possibilità d'incontrare qualche amico e scambiare qualche parola. E un giorno l'ha vista. 


Com'era bella lei, com'era giovane
Mi sentivo vecchio, io, inadeguato
Ma poi abbiamo fatto tante scarpinate nei boschi
quante volte i nostri scarponi hanno calpestato
l'erba bagnata dalla primaverile rugiada.
La rivedo, minuta, flessuosa in giacca a vento e blu jeans.
Le feci conoscere e amare ogni sentiero del mio amato Carso.
Mano nella mano, adoravo tenerle la mano.
Avevamo parlato, riso e scherzato nelle osmize, bevendo Terrano.
Ricordo lo scintillio dei suoi occhi e quel raggio di sole
che illuminando i suoi capelli m'aveva stordito
...paralizzato dall'emozione.
La bora le scomponeva la corta gonna, mentre lei rideva...
L'amavo. Ci amavamo.



Fino  a quella maledetta sera dell'incidente che mi rese fragile
come una piuma in balia del vento.
I miei pensieri e le mie emozioni si sopirono per troppo tempo.
Quando mi ripresi le telefonai
ma l'apparecchio non mi rimandò più la sua voce.
Disperavo nel non vederla più.
Ma il mio vecchio cuore mi diceva di aspettare.
Appena dimesso mi misi a cercarla, non la trovai.
Finché un giorno qualcuno mi disse che se n'era andata.
Alla mia domanda: Dove?
Al camposanto, mi rispose!
Non volevo crederle. Non potevo crederle.
No! Non era lei, la mia allegra e spensierata ragazza, no!
Incredulo mi diressi verso il cimitero.
Il funzionario mi diede un numero
Io continuavo a non volerci credere.
Finché non arrivai davanti alla lapide e vidi il suo sorriso
Sotto la foto c'era il suo nome e la data di nascita
L'amore mio, la mia ragazza se n'era andata a 88 anni.

A quel tempo Giorgio aveva 76 anni e non si era mai accorto che la sua amata avesse 86. L'amore non ha età e la freccia di Cupido può colpire chiunque.

Il racconto di Giorgio mi ha ispirata. E con parole mie ho postato.