A Trieste, è stato approvato un decreto di legge in cui vengono messi alla gogna i proprietari dei cani che fanno la pipì per strada! La multa prevista è di 100 euro per queste "infrazioni": pipì sulle ruote delle auto, moto e bici; pipi sui edifici pubblici e locali d'affari.
Ovvio che sono i maschietti, come il mio cagnolino Joy, quelli che incorrono con più frequenza in questi peccati! Io sto sempre allerta, ma basta un mio attimo di disattenzione e Joy non resiste alla tentazione di alzare la zampa su qualche ruota!
Il centro di Trieste è sprovvisto di luoghi in cui i cani siano liberi di alzare la zampa, quindi mi chiedo dove potrò portare il mio cagnolino a fare la pipì!
Ieri inoltrai la protesta di Joy all'Assessore Paolo Rovis, l'ideatore del nuovo regolamento "anti pipì canina". La multa prevista è di 100 euro per queste "infrazioni": pipì sulle ruote delle auto, moto e bici; pipi sui edifici pubblici e locali d'affari.
Il centro di Trieste è sprovvisto di luoghi in cui i cani siano liberi di alzare la zampa, quindi chiesi all'assessore Paolo Rovis, che possiede una pagina su Facebook, dove potrei portare il mio cagnolino a fare la pipì!
L'assessore prontamente rispose e di tal premura lo ringrazio.
Paolo Rovis: Ovunque. Salvo che sulle proprietà private altrui, i cui proprietari hanno il diritto di non vedersele imbrattare da altri.
Io: Esco di casa e mi trovo su proprietà altrui,sto sempre allerta, ma basta un mio attimo di disattenzione e Joy non resiste alla tentazione di alzare la zampa su qualche proprietà altrui... come tutti i maschiettii! Grazie :-)
Paolo Rovis: Mah, se 700 km di marciapiedi, 500 km di muri, pali, alberi, aiuole cespugli non bastano, non so che dire... Forse meglio prima, con il regolamento del 1991 e ancora in vigore, che prevede 200 euro per la pipì su qualsiasi marciapiede? Ho abolito questa assurdità, ma se si vuole ripristinarla sono a disposizione :-)
A questo punto interviene la signora Eva: Assessore, scusi. La Proprietà è tutelata dalla legge. Se queste sono le motivazioni con cui difende la sua proposta..doveva farsela approvare in parlamento.
Paolo Rovis: Infatti Eva: il regolamento comunale altro non fa che riprendere la legislazione già vigente. Però non è "la mia proposta": è stato approvato all'unanimità da 128 consiglieri di tutte e sette le circoscrizioni e da 38 consiglieri comunali su 40. Di tutte le parti politiche, proprietari di cane compresi.
Eva: Però a difenderla sul giornale ci sta Lei.
Mea culpa, non conosco i regolamenti comunali in vigore in materia però conosco le leggi di natura. E quando un cane deve pisciare piscia, nessuno lo può fermare.
Paolo Rovis: Non si tratta di fermarlo, ma di fargli evitare pochi, specifici luoghi. A Trento hanno la medesima regola dal 2008 e nessuno si scompone. Perché si tratta di semplice rispetto che di deve dare ed ottenere. Per tutti, con o senza cane.
Eva: Ma il regolamento non è per i cani? ;)
Paolo Rovis: No, è il regolamento di igiene urbana: raccolta differenziata, ciclo integrato dei rifiuti, pulizia della città. I proprietari di animali c'entrano in due righe su 33 pagine. Sono più liberi di prima, alcune specifiche sanzioni sono state dimezzate. Città strana: si tolgono divieti ultrarestrittivi in vigore da vent'anni e ci si lamenta... :-)
Eva:Il fatto è che - al pari dei casi che ancora sporcano e non raccolgono - ce ne sono altretrettanti di gente intollerante che aggredisce verbalmente i proprietari dei cani, anche senza colpa. Signori/e che ogni qualvolta l'argomento compare sul giornale si sentono in dovere di fare osservazioni a vanvera...e assicuro che non sono pochi. Oltre che d'igiene, in poche parole, è anche una questione convivenza sociale.
Paolo Rovis: Sono d'accordo. L'intolleranza è deprecabile tanto quanto l'inciviltà. Spesso poi chi inveisce contro il cane si diletta magari a gettare rifiuti in giro. Anche per questi comportamenti si farà la giusta attenzione.
Io amo la mia città, spero che questo nuovo regolamento non si trasformi in una caccia alle streghe e non diventi una scusa per abbandonare i cani. Non vorrei che Trieste diventasse una delle tante città in cui il fenomeno del randagismo è inquietante.
Ringrazio e condivido il pensiero di una amica di Memorandum: "uscire col cagnetto dovrebbe essere un momento di gioia e di svago, di relax. Invece così diventa un incubo! "
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