Poi rividi la compagnia altre due volte, l'ultima volta, (gennaio del 2009), rimasi un po delusa, nulla a che dire dalla performance dei ballerini, interpreti capaci d'imprimere leggerezza al loro fisico acrobatico. Forse mi aspettavo di più della sceneggiatura, a mio avviso un po scarna. La semplicità degli abiti indossati dagli artisti, non rendevano i pezzi eseguiti degni della portata del nome della compagnia. Il New York Times ha così descritto gli interpreti: “I ballerini vengono scelti per il loro virtuosismo, energia e sex appeal, attaccano il pubblico come un ciclone, una vera forza della natura”.
Si, sono d'accordo è “una danza solare che diverte, seduce, trasmette emozioni e tocca il cuore dei più fini intenditori come pure degli spettatori meno esperti”. Troverete la Parsons Dance Company martedì 16 luglio 2013 al Teatro Rossetti - TRIESTE.
A prescindere dalla mia, tutto sommata piccola delusione, è valsa la pena affrontare il vento che soffiava quella sera di fine gennaio del 2009... non potevo perdermi il favoloso Caught, che Parsons creò per sé stesso nel 1982 e che grazie all’uso delle “luci stroboscopiche”, cattura il ballerino al culmine di salti e evoluzioni varie, facendolo sembrare continuamente sospeso in aria. La sera di gennaio Caught fu eseguito da una meravigliosa interprete femminile.