mercoledì 9 marzo 2016

Trieste e una donna



Mostra Fotografica di Ugo Borsatti - Trieste è una donna. 
La mostra, a ingresso gratuito, è aperta tutti i giorni fino al 20 marzo, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00. Sala Veruda c/o Palazzo Costanzi. Piazza Piccola.

Ideata dalla Commissione Pari Opportunità e promossa dal Comune di Trieste, la mostra prova a ripercorrere circa sessant'anni di temi, patemi, costume e stravaganze legate a Trieste, un piccolo grande viaggio nella storia cittadina a partire dal dopoguerra, scandito da volti e fattezze femminili. 
"Si tratta della prima personale sotto l'egida del Comune di Trieste di Ugo Borsatti, fotografo classe 1927, passato dai tormenti nei campi di lavoro forzato dei partigiani jugoslavi alle fotocronache per agenzie, riviste e quotidiani. Una lunga carriera, la nascita di una specie di bottega professionale aperta a molti fotografi della provincia, ma anche un certo amore per Trieste e la sua storia, soprattutto nei risvolti drammatici del secondo conflitto, passione già emersa in altre opere di Borsatti. Un percorso che continua, quindi, ma avvalendosi per l'occasione di altri ricordi, personaggi, svolte, mode e linguaggi estrapolati dall'album di Trieste e affidato alle donne transitate a San Giusto. "


"Le "mule" lontane dei riflettori alle grandi firme del periodo come Silvana Mangano, Fulvia Franco - la miss Italia divenuta poi la moglie del pugile Tiberio Mitri -,Sofia Loren, Claudia Cardinale, Rossana Schiaffino, sino a Nilde Jotti.
Claudia Cardinale, Rossana Schiaffino.
Nilde Jotti con Togliatti
 «Di donne, sia singole che in gruppo, ne ho sempre fotografate tante - narra Ugo Borsatti nella prefazione che accompagna la mostra - ed è stato quindi difficile scegliere le trenta da esporre. Ma sia le bellissime attrici che le semplici donne lavoratrici, intente spesso in dure fatiche o impegnate politicamente, hanno sempre suscitato in me grande ammirazione e una grande comprensione per il loro importante ruolo svolto nella nostra società. "Trieste e una donna", titolo che rimanda a Umberto Saba, non poteva dunque essere più azzeccato». Fonte Il Piccolo