domenica 27 gennaio 2013

27 gennaio 1945


Il 27 gennaio 1945 l’Armata Rossa, e precisamente la 60ª Armata del Primo Fronte Ucraino, arriva nella cittadina polacca di Oswieçim (in tedesco Auschwitz). Le avanguardie più veloci, al comando del maresciallo Koniev, raggiungono il complesso di Auschwitz-Birkenau-Monowitz. Verso le ore 15:00 i soldati sovietici abbattono i cancelli del campo di sterminio e liberano circa 7.650 prigionieri.

In seguito ad una risoluzione del 2005, l’ONU ha stabilito il 27 gennaio come giorno in cui ricordare lo sterminio, da parte dei nazifascisti, di circa 6 milioni di ebrei (ovvero il cosiddetto Olocausto o Shoah), in Italia denominato “Giorno della Memoria".
Ricordare è importante perché anche se la violenza tra gli uomini non si è mai fermata, quello che hanno fatto i nazisti andava oltre. Una violenza pianificata e ben regolamentata, l'annullamento di un popolo con la loro eliminazione.
Non dimentichiamo che non solo gli ebrei (che erano soprattutto cittadini come tutti gli altri!) furono chiusi e sterminati, ma anche altre etnie, i portatori di handicap, e gli antifascisti e gli oppositori del nazismo che, per primi furono uccisi nei campi di sterminio.