martedì 26 marzo 2013

Bora e gelicidio in primavera



Cold and ice in the spring, winter is upon us with her ​​dripping endless roaring silence...

Freddo e ghiaccio in primavera, l'inverno incombe su di noi con il suo stillicidio infinito di silenzi ruggenti, ma a volte è meglio tacere poiché basta un battito di ciglia per scatenare l'uragano. 

Resto in attesa che ritorni il sereno.

A Trieste ieri la situazione è stata piuttosto critica. Complice la forte bora e a causa della pioggia che si alternava a neve e nevischio che, appena toccava una superficie, si trasformava in ghiaccio. A intermittenza scendeva una sorta  di piccoli chicchi di grandine che pungevano la pelle come aghi. Ho avuto modo di sperimentarli di persona, cosa molto spiacevole, se ci si trova pigiati dalla bora contro un edificio ricoperto di ghiaccio, da cui non ci si può staccare, non si riesce a camminare perché sei sopra una scivolosa lastra di ghiaccio... beh, non resta che rimanere fermi finché la bora si rivolga a qualche altro malcapitato!
Stamane va meglio, anche se il cielo è molto coperto, la temperatura è di 2 gradi. Per fortuna la bora si sta riposando e mi auguro che continui a dormire!
 

Ieri è stata chiusa anche una via importante che conduce all’ospedale di Cattinara, il quale si trova in cima ad una collina battuta dal vento e dove, nei momenti in cui nevica, infuria la bufera. 
Sono state numerose le linee d’autobus sospese o limitate. In città, molti passanti sfidarono la furia degli elementi, rischiando di scivolare e farsi male. Poche anche le automobili, tutte incrostate dal ghiaccio e molte con le catene montate.

Per chi non lo sapesse: 
"Il gelicidio è una precipitazione ghiacciata ben differente da neve e grandine: si tratta proprio letteralmente di pioggia congelata, tanto che in inglese si dice freezing rain. Evento raro e particolare da non confondere assolutamente con la brina. 
Il gelicidio è provocato dal fenomeno della sopraffusione, provocato dalla presenza di strati d’aria calda in quota mentre al suolo fa ancora molto freddo. In queste ore, infatti, sulla pianura Padana stanno risalendo le masse d’aria calda provenienti da Sud e così le precipitazioni che in quota sono nevose, si trasformano in pioggia congelata: i fiocchi di neve si sciolgono alle alte quote dove trovano l’aria calda, ma poi quando stanno per toccare il suolo si congelano nuovamente perché le temperature ai bassi strati rimangono bassissime e localmente sottozero.
Il gelicidio quando arriva al suolo forma uno strato di ghiaccio trasparente, omogeneo, liscio e molto scivoloso, racchiudendo i rami degli alberi, gli arbusti, gli steli dell’erba, i cavi elettrici all’interno di un involucro assai duro di acqua cristallizzata e trasparente. Il gelicidio, a causa del peso del ghiaccio, è un fenomeno molto pericoloso e causa numerosi disservizi dato che può provocare la caduta di rami anche di grande spessore nonché la rottura di cavi elettrici, con conseguente interruzione dell’illuminazione pubblica, problemi alle comunicazioni telefoniche e alla circolazione per il fondo stradale scivoloso.

Fortunatamente il fenomeno è spesso seguito da un aumento della temperatura con conseguente disgelo, in quanto la pioggia cade da strati d’aria più caldi del suolo che quindi tendono a riscaldarlo progressivamente."

Fonte Meteoweb