Dopo
Le luci della Grand Place di Bruxelles
Bruges (Brugge), un museo all'aperto
non potevo mancare di accennare della mia breve sosta a Gand (Gent in neerlandese), che si trova nella parte nord-occidentale del Belgio.
Bifore, guglie, ricami in pietra, torri svettanti. Gand è veramente un altro enorme museo d’architettura medievale a cielo aperto, un luogo ideale per trascorrere un paio di giorni all’insegna della storia e della tradizione. Sono più di 400 i monumenti classificati come patrimonio artistico nazionale, chiese, castelli, abbazie, musei e palazzi nobiliari, edifici che fanno ritornare indietro nel tempo agli anni in cui Gand dominava in Belgio e in Europa.
Bifore, guglie, ricami in pietra, torri svettanti. Gand è veramente un altro enorme museo d’architettura medievale a cielo aperto, un luogo ideale per trascorrere un paio di giorni all’insegna della storia e della tradizione. Sono più di 400 i monumenti classificati come patrimonio artistico nazionale, chiese, castelli, abbazie, musei e palazzi nobiliari, edifici che fanno ritornare indietro nel tempo agli anni in cui Gand dominava in Belgio e in Europa.
Dal punto di vista geografico, il centro è sorto alla confluenza tra il fiume Lys e la Schelda, ed è collegato al Mare del Nord, distante all’incirca 65 chilometri, tramite due canali. Anticamente considerata una delle città più importanti d’Europa insieme a Parigi, ciò avveniva a cavallo tra il XVIII e l’XIX secolo sotto il dominio di Napoleone, principale artefice del rilancio economico della regione grazie all’introduzione della filatura meccanica del cotone e alla realizzazione dei canali di collegamento con il mare. Oggi Gand è un nodo ferroviario di vitale importanza per la rete belga. La lingua ufficiale è l’olandese (fiammingo), ma molti cittadini parlano correntemente il francese e anche il dialetto “Gantois”, uno dei più inflazionati del paese. Il moto di Gand è invece scritto in latino: Fides et amor, “Fedeltà e Amore”.