Il lungomare di Barcola è da sempre meta delle passeggiate di noi triestini. Di domenica l'intera città si riversa sul bel percorso a fianco del mare, che porta al castello di Miramare.
La passeggiata è corroborante, mentre cammino sento i muscoli delle gambe che mi si flettono, si contraggono e si distendono. Sento l’aria che si incanala nei polmoni, sento il cuore che batte, il mio caro ed inseparabile battito, era tanto che non mi soffermavo ad ascoltarlo, caro cuore mio! Che piacere, avevo dimenticato quanto sia bello fermarsi ad ascoltare i gabbiani che stridono, mentre le onde s'infrangono sulle rocce che costeggiano la passeggiata. Ma ancor più emozionante è il rapporto che ho con i miei pensieri, con le mie ansie che hanno smesso di litigare tra di loro lasciandomi il disordine nella testa! Ora si confrontano con calma. Quasi come se avessero preso il numero all’eliminacode, mi si presentano ordinatamente ed uno volta esaminati, lasciano il posto al prossimo.
Con la mentre sgombra da ogni pensiero e lo stomaco pure, decido di fermarmi a pranzare in quell'antico ristorante che si trova dall'altro lato della strada. Ci sono ritornata l'estate scorsa - dopo quasi quindici anni di assenza - quindi sapevo che della loro cucina mi ci potevo fidare.
Eccovi i miei adorati calamari fritti con dell'insalatina, pomodoro e fagioli, come contorno ed il mio bicchiere di vino bianco.
..e per finire in bellezza non poteva mancare il dessert.