martedì 15 giugno 2021

Ci vuole un fiore... ricordo Sergio Endrigo


Una foto giovanile di Sergio Endrigo, qui insieme alla  moglie Maria Giulia Bortolocci. 
Oggi vorrei rendere omaggio all'indimenticabile poeta e cantautore Sergio ENDRIGO che tanti anni fa (7/9/2005) ci ha lasciati - era nato in Istria a Pola, allora Italia, il 15 Giugno 1933 (attualmente Pula/Pola - Croazia).


L'arena di Pola
Nato a Pola dal pittore e scultore Romeo Endrigo (anche tenore autodidatta) e da Claudia Smareglia, trascorse l'infanzia in Istria. Nel febbraio 1947 fu costretto, a causa delle vicende seguenti alla fine della seconda guerra mondiale, ad abbandonare la città natale insieme alla madre (il papà era morto nel 1939) e a trasferirsi come profugo prima a Brindisi e poi a Venezia (vicende queste che anni dopo racconterà nella sua canzone intitolata 1947). 
Per aiutare economicamente la madre, interruppe gli studi ginnasiali ed iniziò a lavorare (tra l'altro anche come "lift-boy" in un hotel e come fattorino alla Mostra del Cinema); incominciò in questo periodo anche a suonare la chitarra, ed in breve tempo trovò un ingaggio come cantante e contrabbassista in varie orchestre, tra cui quella di Ruggero Oppi, fino ad entrare nel complesso di Riccardo Rauchi, dove conosce Riccardo Del Turco (che diventerà suo cognato), e fu appunto con quest'orchestra che avvenne il suo debutto discografico nel 1959, con un 45 giri extended play che includeva Non occupatemi il telefono e Ghiaccio bollente. 
Con il gruppo di Rauchi partecipa al primo Burlamacco d'oro nel 1959, presentando la canzone Notte, luna notte, scritta da Franco Migliacci ed Enrico Polito, che in seguito verrà anche incisa da Domenico Modugno, manifestazione che vince a pari merito con Arturo Testa (in gara con Un'ora con te). 
Il disco di Sergio Endrigo inciso con lo pseudonimo "Notarnicola" nel 1959 per le edizioni Ariston Incise poi, nello stesso anno, per le Edizioni musicali Ariston, usando lo pseudonimo Notarnicola, un disco con due successi della casa editrice, Arrivederci e Nuvola per due (scritti entrambi da Umberto Bindi per la musica e da Giorgio Calabrese per il testo). Nel 1960, dopo aver superato il provino con il maestro Giampiero Boneschi firmò un contratto come cantante con la Dischi Ricordi, che lo dirottò alla sottoetichetta Tavola Rotonda. 
Fu proprio Nanni Ricordi a spingerlo a scrivere qualche pezzo: la sua prima canzone è stata Bolle di Sapone, cui seguirono I tuoi vent’anni, La brava gente e Chiedi al tuo cuore che, seppure scritte da Endrigo, furono firmate da Mariano Rapetti, il padre di Mogol, con lo pseudonimo "Calibi", e dal maestro Renato Angiolini con lo pseudonimo "Toang". Da Wikipedia