Il nuovo anno era lì dietro l’angolo in attesa di fare il login per diventare online. Ed io dovevo ancora terminare di compilare la mia lista di buoni propositi per l’anno nuovo e lo dovevo fare in fretta, prima che si dileguassi dopo aver fatto il logout. Chissà quanto sarà stato stanco, sono sicura che non vedeva l’ora di sparire di scena, lasciando la patata bollente nelle mani del nuovo anno, che mi auguro possa, almeno in parte, risollevare il nostro morale. Intanto mi prendo il caffè!
Passati festeggiamenti e le festività, tiriamo su le maniche e diamoci da fare per poi non restare in “braghe de tela”!
Uno dei miei obiettivi per il nuovo anno: smettere di lamentarmi ed iniziare a darmi da fare!
“Darsi da fare” ecco la parola chiave per il nuovo anno.
Accetteresti dei grandiosi auguri di tante cose eccelse sfibranti invadenti?
Se sì… batti un cinque!
Che tempo fa oggi - temperatura sui 10 gradi, nuvoloso. Io lo avrei preferito freddo! Ma sereno.
E in montagna non nevica più.
Gennaio, sapete, deriva dal latino Januarius mensis o solo Januarius, che significava "mese consacrato al dio Janus".
Giano (Ianus o Janus), era il più antico degli dei italici, la divinità rivestiva, nella società romana, straordinaria importanza nella vita pubblica e nella religione. Giano, dio bifronte, cioè con due volti, certe volte rappresentato da un volto femminile e l'altro maschile, ma più delle volte da due barbuti volti maschili. Giano aveva il potere di guardare sia davanti a se, che dietro a se, cioè poteva vedere sia il passato che il futuro. Il primo mese dell'anno riceve il suo nome, per essere il mese in cui c'è il passaggio del vecchio al nuovo anno.
