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domenica 31 ottobre 2021

Free climbing sulla Napoleonica

La splendida Napoleonica, in cui  molte volte ho raggiunto col tram...
La "Napoleonica", oggi Strada Vicentina, si trova sulle alture a ridosso del monte Grisa, proprio sopra il golfo triestino. Vengono qui in tanti, provenienti da tutta la ragione, ma anche dall'Austria e Slovenia, per cimentarsi nell'arrampicata libera (
free climbing).

Free climbing, s'intende lo stile di arrampicata nel quale l'arrampicatore affronta la falesia con il solo utilizzo delle mani, dei piedi e ganci, (le corde sono per gli alpinisti). 

Li trovi, li, arrampicati sul costone che fiancheggia il mare, ogni giorno e ad ogni temperatura. Bello da vedersi... i più arditi s'arrampicano sulle falesie adiacenti al mare, proprio sopra il mare, alla ricerca del brivido sempre più intenso!
Leggete anche 

Il fascino scontroso del Carso triestino 

lunedì 24 ottobre 2016

Escursione pomeridiana a Crni Kal in Slovenia


Una bella falesia in Slovenia in mezzo al bosco e la vista sul golfo di Trieste, meta degli appassionati di free climbing, arrampicata sportiva e palestra di roccia.

Il grazioso paesino in cui spicca il bel campanile. 
"La torre che nel medio evo e già prima nell'epoca romana, formava un confine naturale tra la terra del litorale e quella dei Balcani. Qui salivano le pochissime vie di comunicazione che erano gestite dalle roccaforti, i primi "controllori" del traffico. Con lo stessa finalità nasceva la rocca di Crni Kal (Carnicale o San Sergio). 

La roccia fa parte di una lunga dorsale calcarea che si estende per quasi 150km. Nasce a Duino, passa sul Carso, gira nella Val Rosandra, attraversa la Slovenia e giunge in Croazia finendo a Fiume (Rijeka). Oggi questo enorme "costone" si può definire come l'altopiano carsico Triestino-Sloveno-Croato.

Ci si arriva dall' A4 passare sopra Trieste con l'agevole super strada, seguire le indicazioni Slovenia, uscire dal valico di Pesek e seguire la strada in direzione Koper (come per Ospo), ma 3 km prima sulla sinistra si scorge l'evidente Torre con la falesia sotto! Quindi svoltare a sinistra entrando in paese, passare la chiesa, passare il cimitero e prendere la sterrata (lasciando il cimitero a sx) che dopo 200 metri ci offre ampio parcheggio. Da qui all'evidente falesia sopra la testa in 2 minuti al primo settore e 7 min al secondo e terzo settore". Fonte web

Leggete anche:
Il fascino scontroso del paesaggio carsico
...la bora sferzante 
sui costoni rocciosi
dove gli umani
s’arrampicano
insieme alle lucertole,
le loro estremità
bianche di talco
diventano prensili
s'apprestano alla mutazione.

sabato 29 dicembre 2012

Il fascino scontroso del paesaggio carsico


L'amato carso di tutti noi triestini. Vi lascio alcune foto  scattate durante un escursione in Val Rosandra, ci sono le grotte, le passeggiate sull'altipiano e la vista mozzafiato sul golfo di Trieste. 

Il Carso triestino di nom-de-plume

Scontroso, 


seppur affascinante
paesaggio carsico…

Tra le sue bucherellate viscere,
si muovono cieche falene e
s’insinuano umani travestiti da speleologi,
alla ricerca di forti emozioni.
Negli antri bui si dibattono seriche ombre
inseguite dagli sprazzi di luce
ch’escono dal loro elmo e li fa orbare.

Dal tramezzo roccioso 
scendono le acque piovane 
formando degli acquitrini
dentro i quali
nivee e cieche creature cercano cibo,
per ingannare l’attesa
della loro imminente estinzione.

La bora sferzante sui costoni rocciosi
dove gli umani s’arrampicano
assieme alle sariandole (lucertole),
le loro estremità bianche di talco
diventano prensili e
s’apprestano alla mutazione.

Con questo mio omaggio al carso triestino (scritto il 29 dicembre del 2007) vi lascio il mio augurio di buon fine settimana.

domenica 13 gennaio 2008

Paesaggio carsico


Scontroso seppur affascinante paesaggio carsico…
Tra le sue bucherellate viscere, 
si muovono cieche falene
s’insinuano umani
travestiti da speleologi
alla ricerca di forti emozioni.
Negli antri bui
si dibattono seriche ombre
inseguite dagli sprazzi di luce
ch’escono dal loro elmo
e li fa orbare.
Dal tramezzo roccioso
scendono le acque piovane
formando degli acquitrini
dentro i quali nivee e cieche creature
cercano cibo, per ingannare l’attesa
della loro imminente estinzione.
La bora sferzante
sui costoni rocciosi
dove gli umani s’arrampicano
insieme alle lucertole,
le loro estremità
bianche di talco
diventano prensili
s’apprestano alla mutazione


Il mio odierno omaggio al Carso triestino