La rievocazione folcloristica si tiene negli anni dispari, e inizia l'ultimo martedì di agosto con l'addobbo floreale delle borgate di Col e di Repen, da cui provengono tradizionalmente lo sposo e la sposa.
Tutti i partecipanti alla cerimonia nuziale indossano i costumi tradizionali dei giorni di festa. Lo sposo veste l'abito scuro dei mandrieri carsici; la sposa indossa il tipico abito festivo femminile, porta sul capo un fazzoletto bianco ricamato e una coroncina di fiori che simboleggia la sua purezza.
Il corteo parte dalla Casa Carsica e raggiunge la Rocca, dove viene celebrato il rito nella chie sa cinquecentesca. Dopo la cerimonia gli sposi offrono a tutti i partecipanti al corteo una merenda a base di zvacet (specie di spezzatino di vitello) e di locale vino rosso Terrano. Poi il corteo - con un accompagnamento musicale - torna alla Casa Carsica dove avviene la "consegna della sposa" secondo un rituale curioso: ai genitori dello sposo si presentano dapprima due finte nuore, che vengono rifiutate, e infine la vera sposa, che viene accolta con gioia. Segue il pranzo nuziale, soltanto per gli invitanti; infine, nel pomeriggio si balla in piazza.