martedì 12 novembre 2019

I ponti coperti di Strasburgo


Sono imperdonabile e chiedo mille scuse a 
Strasburgo, una città incantevole che ho visitato due mesi fa e non ho avuto il tempo di omaggiare, come faccio di solito. E pensare che è stato un viaggio in cui ho messo tanto impegno. Per cui eccomi Strasburgo sono ritornata a te. Link per vedere le altre foto.

Come potevo non ricordare la Petite-France di Strasburgo, la parte più intatta e da cartolina del centro storico, per molti secoli il quartiere dove vivevano mugnai, conciatori e pescatori. 
Le case sono rimaste quelle del 1500, con i tetti spioventi, i balconcini con i gerani, le finestre a filo d’acqua. I fienili e i magazzini sono stati sostituiti dai laboratori artigianali e dai negozi di souvenir, ma questo non toglie nulla al fascino del luogo. 

Uno degli scorci più fotografati della Petite-France è i “Ponts Couverts” (“ponti coperti”) che hanno conservato il nome anche se hanno perso le coperture nel 1700. Le torrette da cui sono dominati servivano da bastioni per la difesa nel caso di attacchi alla Repubblica strasburghese. 
Poco distante c’è un’altra opera militare eccezionale: è la Diga Vauban, una casa-diga che prende il nome dell’ingegnere militare che l’ha progettata ed ebbe l’idea di utilizzare l’acqua per inondare tutta la parte sud di Strasburgo in caso di attacco nemico. In cima alla diga c’è un belvedere da cui godersi la vista sui ponti e sui tetti di Strasburgo.
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