I coriandoli furono inventati a Trieste.
“In Piazza della Borsa, nella casa bassa al centro con tre poggioli a fianco della palazzina dell’architetto Max Fabiani, è nato “l’inventore dei coriandoli”. Ettore Fenderl. Nel 1876, il carnevale impazzava per le vie cittadine e lungo il Corso si svolgeva la sfilata dei carri e delle maschere. Dalle finestre delle case era consuetudine gettare sul corteo confetti e petali di rose. Sul poggiolo centrale un ragazzetto di quattordici anni, privo di denaro e quindi nell’impossibilità di acquistare confetti o altro, ebbe la bella idea di tagliuzzare belle carte colorate e di gettare i… “coriandoli” sulle teste delle mascherine sottostanti. Fu una trovata travolgente imitata subito da tanti presenti. ”L’invenzione” passò velocissima a Vienna, poi a Venezia e da qui in tutto il mondo.
Alla loro prima apparizione i coriandoli fecero arrivare persino “l’attenta polizia austriaca”. Dopo i primi lanci il ragazzetto sentì suonare alla porta e si trovò davanti l’autorevole gendarme che chiedeva spiegazioni e chiarimenti.
Quel ragazzino si chiamava Ettore Fenderl e doveva diventare una celebrità nel campo della fisica nucleare. Nel 1926 creò a Roma il primo laboratorio per le ricerche radioattive.
L’illustre personaggio morì a 104 anni, praticamente dimenticato dal grande pubblico, e la sua “invenzioni”, senza essere stata brevettata, fece il giro del mondo ed ancora oggi non può esistere festa o carnevale senza coriandoli”. Fonte web.
Alla loro prima apparizione i coriandoli fecero arrivare persino “l’attenta polizia austriaca”. Dopo i primi lanci il ragazzetto sentì suonare alla porta e si trovò davanti l’autorevole gendarme che chiedeva spiegazioni e chiarimenti.
Quel ragazzino si chiamava Ettore Fenderl e doveva diventare una celebrità nel campo della fisica nucleare. Nel 1926 creò a Roma il primo laboratorio per le ricerche radioattive.
L’illustre personaggio morì a 104 anni, praticamente dimenticato dal grande pubblico, e la sua “invenzioni”, senza essere stata brevettata, fece il giro del mondo ed ancora oggi non può esistere festa o carnevale senza coriandoli”. Fonte web.