Andrea Iacomini portavoce italiano Unicef, mi ha fatta rabbrividire, sabato 22 aprile, con il suo sconvolgente quadro della situazione dei bambini in Siria. Il suo intervento a Link 2017, della Fondazione Lucchetta, con sede a Trieste, s'intitolava 'Dalla comunicazione sociale alla campagna virale, il caso #Aleppoday'. Un hastag da non dimenticare, non possiamo restare indifferenti, i bambini di Aleppo, in Siria, devono essere salvati!
"L'ennesima strage di bambini in un Paese devastato da sei anni di guerra civile si è consumata in una zona controllata dai ribelli ma il responsabile, come spesso succede, difficilmente si troverà. Per Iacomini, tuttavia, "non ci sono figli di Assad e dei ribelli, le vittime sono i bambini, per una guerra che non hanno voluto". L'Onu ha "smesso di contarli nel 2013, quando i morti erano circa 11 mila. Ora si teme che le vittime minori si siano almeno quintuplicate, se non di più", spiega il portavoce dell'agenzia, facendo un disperato appello alla "comunità internazionale, perché ponga fine a questo calvario, dopo sei anni di inferno, costato la vita ad oltre 500mila persone". Continua a leggere l'articolo.