Dopo l'interminabile viaggio in treno (costo circa 13 euro) di cui apprezzai la puntualità e la qualità del servizio, con un bel convoglio bianco che da Palermo mi portò a Messina. Poi presi un altro, molto più lento, che da Messina mi lasciò a Taormina - Giardini. Quindi nessuno potrebbe lamentarsi dal tempo impiegato (circa 3 ore) dallo stesso tipo di convoglio (costo circa 8 euro) con cui arrivai a Siracusa.
Il viaggio, monotono come tutti i viaggi in treno, fu allietato dalla lettura del romanzo che definirei gotico: "La caduta" di Del Toro e Chuck Hogan. So che molti arricceranno il naso, ma io amo quel genere di lettura, quindi m'immersi nel thriller e non mi accorsi del panorama che scorreva dietro i finestrini del treno.
Il viaggio, monotono come tutti i viaggi in treno, fu allietato dalla lettura del romanzo che definirei gotico: "La caduta" di Del Toro e Chuck Hogan. So che molti arricceranno il naso, ma io amo quel genere di lettura, quindi m'immersi nel thriller e non mi accorsi del panorama che scorreva dietro i finestrini del treno.
Finché le mie narici non captarono un, prima lieve, diventato poi molto insistente, odore di combustibile che mi fece alzare gli occhi e mi catapultò in un infernale paesaggio in cui spiccavano enormi cisterne, tubature e costruzioni gigantesche, mi fecero dimenticare il libro, tutto sommato molto più soft, di ciò che rappresentava la quotidiana realtà, di migliaia di persone che da quel posto ricavano il necessario per vivere. No, di tutto ciò non feci nessuna ripresa. Avevo già sentito parlare di Priolo e del polo petrolchimico siracusano, ma finché non lo vedi non ti rendi conto delle sue gigantesche proporzioni.
Arrivata a Siracusa l'accogliente Hotel Posta, di Ortigia, mi diede il benvenuto e dopo un bagno caldo, ritrovai me stessa. Quindi senza perdere neanche un minuto, mi buttai in strada dove dopo poco , mi trovai davanti alla fontana di Diana in piazza Archimede, fatti alcuni passi, mi fermai di botto! Davanti a me, sotto il cielo blu cobalto dove uno spicchio di luna brillava, si presentò la spettacolare Piazza Duomo circondata dai suoi edifici illustri. Lì in quel meraviglioso scenario mi diede il benvenuto la Banda di Siracusa. Cosa potevo aspirare di meglio?
Ma non avevo ancora visto il resto.
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