Oggi, 17 febbraio, si festeggia la 31° edizione della Festa dei Gatti: un evento nato per festeggiare uno degli animali domestici più diffusi e amati nel nostro Paese.
Secondo il Ministero della Sanità i gatti domestici in Italia sarebbero quasi 8 milioni. S'immagina che molti di più siano gli appassionati.
Ecco come è nata questa festa.
La Festa del Gatto è nata nel 1990 su iniziativa di Claudia Angeletti, una giornalista gattofila della rivista “Tuttogatto” che lanciò un sondaggio tra i propri lettori per scegliere una giornata da dedicare ai felini. La proposta vincitrice fu quella della signora Oriella Del Col, che diede diverse motivazioni per supportare la sua idea spiegando i significati di questa data: febbraio è il mese del segno zodiacale dell’Acquario, ossia degli spiriti liberi ed anticonformisti come quelli dei gatti che non amano sentirsi oppressi da troppe regole; tra i detti popolari febbraio veniva definito “il mese dei gatti e delle streghe” collegando in tal modo gatti e magia; il numero 17 nella nostra tradizione è sempre stato ritenuto un numero portatore di sventura, stessa fama che, in tempi passarti, è stata riservata al gatto (specie quello nero). Questa fama è determinata dall’anagramma del numero romano che da XVII si trasforma in “VIXI” ovvero “sono vissuto”, di conseguenza “sono morto”.
Non così per il gatto che, per leggenda, può affermare di essere vissuto vantando la possibilità di altre vite (il 17 diventa quindi “1vita per 7 volte”). In varie città d’Italia, questa giornata viene festeggiata con l’organizzazione di iniziative artistiche o di solidarietà a favore di questi splendidi animali.
Nel 2014 il Gattile di Trieste, dove tanti a-mici trovano rifugio, cibo e assistenza, ha dedicato "la festa del gatto" a Margherita Hack, che per tanti anni ha partecipato alla festa come ospite d'onore.
La Festa del Gatto è nata nel 1990 su iniziativa di Claudia Angeletti, una giornalista gattofila della rivista “Tuttogatto” che lanciò un sondaggio tra i propri lettori per scegliere una giornata da dedicare ai felini. La proposta vincitrice fu quella della signora Oriella Del Col, che diede diverse motivazioni per supportare la sua idea spiegando i significati di questa data: febbraio è il mese del segno zodiacale dell’Acquario, ossia degli spiriti liberi ed anticonformisti come quelli dei gatti che non amano sentirsi oppressi da troppe regole; tra i detti popolari febbraio veniva definito “il mese dei gatti e delle streghe” collegando in tal modo gatti e magia; il numero 17 nella nostra tradizione è sempre stato ritenuto un numero portatore di sventura, stessa fama che, in tempi passarti, è stata riservata al gatto (specie quello nero). Questa fama è determinata dall’anagramma del numero romano che da XVII si trasforma in “VIXI” ovvero “sono vissuto”, di conseguenza “sono morto”.
Non così per il gatto che, per leggenda, può affermare di essere vissuto vantando la possibilità di altre vite (il 17 diventa quindi “1vita per 7 volte”). In varie città d’Italia, questa giornata viene festeggiata con l’organizzazione di iniziative artistiche o di solidarietà a favore di questi splendidi animali.
Nel 2014 il Gattile di Trieste, dove tanti a-mici trovano rifugio, cibo e assistenza, ha dedicato "la festa del gatto" a Margherita Hack, che per tanti anni ha partecipato alla festa come ospite d'onore.