mercoledì 1 settembre 2021

Una crisalide deve per forza diventare farfalla?


Dopo un fine agosto passato a sbrogliare la matassa dei miei patemi esistenziali, decisi di dare una nuova veste a questo blog. Ma per non creare troppo scompiglio, inizio il nuovo mese con questa mia "perla", un mio inedito, ma vecchio componimento.

Ieri sono stata un bruco,

laborioso, meticoloso.
Ora sono una crisalide,
esternamente immobile,
ben aggrappata alla mia foglia,
internamente in continua evoluzione.

Domani diverrò variopinta farfalla
o verrò schiantata dalla furia degli elementi?
Sogno un mattino di svegliarmi farfalla
e volare in alto, lontano, via!

Ma se dovesse scegliere cosa sceglierei? Non ho ancora deciso! 
So che la vita di una farfalla, seppure intensa, è molto breve, quindi continuo a restare ben aggrappata alla mia foglia... tanto per volare in alto... posso sempre prendere l'aereo!

Post da me scritto nel 2000, da allora molte crisalidi sono diventate farfalle e anche i bruchi hanno avuto il loro ruolo nel mondo.


"Ogni famiglia di farfalle e falene ha un suo modo di costruire l'involucro (bozzolo) che da bruco, passando allo stadio di pupa, le proteggerà fino ad arrivare alla maturità e svolazzare libera. Per questo esistono vari tipi di crisalidi, ognuna di loro usa una tecnica diversa per ancorarsi: Alcune di loro si legano ad un supporto bloccando il corpo, all'altezza del torace, con un cordoncino di seta, altre si sospendono a capo in giù per mezzo di uncini (detti cremaster), altre ancora si avvolgono con un intreccio di fili sericei. La cuticola di tutte queste pupe è piuttosto rigida e la fuoriuscita dell'adulto le lascia pressoché integre."