Sotto il segno di Tanit - Il ricordo di un'avventura subaquea vissuta nel mare di Vendicari con un finale a sorpresa.
"Si pinneggia imponendo il proprio intimo di non mollare, di dimenticare i muscoli intorpiditi dalla stanchezza e dalla mancanza d'ossigeno, di sedare i centri nervosi preda dell'angoscia per le svariate decine di metri turchini sovrastanti"
Enzo Maiorca, uno dei più grandi apneisti del mondo, nato a Siracusa il 21 giugno del 1931, decise di festeggiare il suo ottantesimo compleanno, celebrato il 21 giugno di quest'anno con una sua autobiografia: Sotto il segno di Tanit.
Il libro fu presentato da Maiorca anche qui nella mia città Trieste, durante la settimana della "Barcolana" l'internazionale regata di vela che si svolse, come ogni anno, nella prima settimana d'ottobre.
Confesso che in quell'occasione rimasi affascinata da questo personaggio eccezionale che incontrò per la prima volta il mare quando era ancora un giovane vagabondo siciliano e se ne innamorò al punto da continuare a sfidarlo per tutta la vita. Il susseguirsi dei ricordi così amabilmente descritti da Maiorca nel suo libro, fecero maturare in me il progetto di vedere con i miei occhi quei luoghi antichi e pieni di fascino.
Confesso che in quell'occasione rimasi affascinata da questo personaggio eccezionale che incontrò per la prima volta il mare quando era ancora un giovane vagabondo siciliano e se ne innamorò al punto da continuare a sfidarlo per tutta la vita. Il susseguirsi dei ricordi così amabilmente descritti da Maiorca nel suo libro, fecero maturare in me il progetto di vedere con i miei occhi quei luoghi antichi e pieni di fascino.
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