Non posso essermi sbagliata! Era Tina, quella che avevo visto passare tutta impettita, nella sua fiammante auto nuova! Tina sarà alta 1 metro e 50 con i tacchi, quindi quando è dentro l’abitacolo, deve per forza tenere la testa alta.
La ricordo mentre arrivava in concessionaria… qui devo aprire una parentesi (vi ricordate di alcuni anni fa, quando vi ho raccontato del mio ruolo d'intervistatrice, per la campagna promozionale del lancio di una nuova auto?) chiusa parentesi.
Ritornando a Tina, a quel tempo lei, con orgoglio, mi aveva raccontato che era stata tra le prime a “farsi” la patente e a circolare nelle “statali” che conducevano nelle Marche. I suoi erano originari di quella regione. Lei si era trasferita al nord, per insegnare ad un bando di marmocchi i rudimenti della lingua italiana. Non si era mai sposata perché era “una donna moderna”, voleva laurearsi e diventare una professoressa. Le ho chiesto se si fosse mai pentita della sua decisione, mi ha risposto di no, che di uomini avrebbe potuto averne quanti voleva, e che il suo istinto materno veniva riversato sugli allievi. Orgogliosa mi aveva parlato degli ex allievi che la cercano, che la invitano a pranzo, delle amicizie che si è fatta negli anni d’insegnamento e che continua tuttora a frequentare.
Cara Tina, le auguro di cuore, di usufruire a lungo della sua fiammante auto nuova!
Come ben sapete fare progetti per il futuro, come cambiare l’automobile… sono incentivi per restare giovani a lungo.
Tina, classe 1934… d’ammirare per il suo charme, ma molto di più per il suo brio! Quando penso che sono almeno 10 anni che non guido e che ho preso la decisione di non rinnovare la patente… apro un altra parentesi (abito in centro città e il parcheggio per l’auto mi stava riducendo sul lastrico, senza contare lo stress che mi procuravano… tutte quelle ammaccature… a danno dei paraurti altrui!).
Ebbene si, ho sempre avuto la fobia del parking, quindi state tranquilli… da me non sarete mai più tamponati!
L’arrivo di Tina, mentre stavo guardando fuori dalla vetrata della concessionaria, in concomitanza con il riverbero del sole che mi aveva abbagliata e resa cieca per qualche istante. Ciò mi aveva impedito di mettere a fuoco l’insieme del quadro, quindi sicuramente del suo arrivo mi sarò persa qualche particolare. Ma non scorderò mai quella vecchia auto blu pervinca, così simile alla mia, quella che guidavo nel lontano 1982.
Basta non devo perdermi nei ricordi antidiluviani, sarà per un altra volta! Ricapitolando, l'auto blu, Tina che cerca parcheggio ed io persa nei miei ricordi. E il riverbero del sole che mi aveva impedito di guardarla mentre terminava di parcheggiare.
Poi Tina mi racconterà che un tizio l’aveva mandata a quel paese perché lei gli aveva soffiato il posto!
Poi Tina mi racconterà che un tizio l’aveva mandata a quel paese perché lei gli aveva soffiato il posto!